Uno studio randomizzato, controllato con placebo , in doppio cieco, ha valutato l’efficacia dell’Interferone alfa-2a ( Pegasys ) nel trattamento della malattia di Behcet in 50 pazienti di età compresa tra i 16 ed i 55 anni. Un totale di 23 pazienti sono stati trattati con Interferone alfa-2 a [ 6 x 10 (6) UI ] per via sottocutanea, 3 volte la settimana per 3 mesi, mentre 21 pazienti hanno ricevuto placebo. L’Interferone alfa-2a ha ridotto in modo significativo la durata ed il dolore delle ulcerazioni del cavo orale, la frequenza delle ulcerazioni genitali e le lesioni papulopustolose, oltre alla frequenza media e alla durata delle lesioni dell’eritema nodoso, della tromboflebite e dei sintomi articolari, senza tuttavia osservare differenze statisticamente significative tra i due gruppi. Un miglioramento nella gravità e nella frequenza degli attacchi oculari è avvenuto in 5 dei 6 pazienti nel gruppo trattato con l’Interferone alfa-2a ed in 1 dei 3 pazienti nel gruppo trattato con il placebo.Dei 23 pazienti del gruppo sottoposto ad Interferone alfa-2a, 15 hanno risposto al trattamento ( 2 risposte complete e 13 parziali ) e dei 21 pazienti nel gruppo placebo, 3 hanno risposto al trattamento ( 3 risposte parziali ). L’Interferone alfa-2a può essere considerato un’efficace trattamento alternativo nella malattia di Behcet, particolarmente nel trattamento delle lesioni mucocutanee.( Xagena2002 ).
Alpsoy E et al, Arch Dermatol 2002 ; 138: 467-471