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L’uso topico di Tretinoina è associato ad una maggiore incidenza di mortalità


I pazienti che fanno uso di una crema contenente Tretinoina, un retinoide comunemente impiegato per trattare l’acne ed altre condizioni dermatologiche, appare aumentare la mortalità, rispetto al placebo, in uno studio clinico che è stato interrotto prima della sua naturale conclusione.
Tuttavia, l’evidenza non è a sostegno di tale correlazione.

L’attività dei retinoidi nella prevenzione delle lesioni maligne cutanee è stata dimostrata.
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Nel 1998 ha preso avvio lo studio VATTC ( Veterans Affairs Topical Tretinoin Chemoprevention ) con l’obiettivo di valutare se la terapia ad alto dosaggio con una crema contenente la Tretinoina fosse in grado di prevenire i tumori.

Un totale di 1.131 anziani ( 97% uomini; età media: 71 anni ) sono stati assegnati in modo casuale a ricevere un’applicazione giornaliera sul volto e sulle orecchie di una crema contenente lo 0.1% di Tretinoina oppure una crema non-medicata.

Nel 2004 è stato riscontrato un aumento statisticamente significativo di mortalità tra i partecipanti allo studio nel gruppo che ha fatto uso della Tretinoina.
Lo studio è stato pertanto interrotto precocemente.

Ricercatori del VA Medical Center e della Brown University a Providence negli Stati Uniti, hanno esaminato i dati, raccolti durante lo studio, ed hanno valutato la relazione tra il farmaco e il rischio di mortalità.

Poiché la mortalità non era un endpoint dello studio, i Ricercatori hanno dovuto identificare i partecipanti allo studio e raccogliere informazione dettagliata riguardo alle cause di morte.
I Ricercatori hanno pertanto identificato 108 pazienti nel gruppo Tretinoina e 76 nel gruppo controllo, che erano morti prima del termine del trattamento, e altri 14 pazienti in ciascun gruppo morti prima del termine dello studio ( novembre 2004 ).

Dopo aver preso in considerazione i fattori che avrebbero potuto aumentare il rischio di mortalità ( es, fumo, età, e malattie concomitanti ), il rischio di morte nel gruppo Tretinoina è risultato ancora significativamente alto.

Tuttavia, ulteriori analisi non hanno fornito sostegno alla tesi che la Tretinoina fosse la causa di morte.

Nel gruppo Tretinoina, 15 pazienti sono morti a causa di tumore polmonare non a piccole cellule, 12 di disordini vascolari e 15 di disordini respiratori e toracici, la cui causa è associata al fumo; studi precedenti hanno dimostrato che il fumo potrebbe interagire con composti simili alla Tretinoina, seppur somministrata per os, producendo rischi per la salute.
Non è stato possibile per i Ricercatori verificare lo stato di fumatori delle persone decedute.

Gli Autori dello studio hanno concluso dicendo che la non plausibilità biologica, la mancanza di specificità delle cause di morte, l’inconsistenza con precedenti esperienze, e la debolezza del segnale statistico pongono dubbi su una potenziale associazione causale tra l’impiego topico della Tretinoina e l’aumento della mortalità, osservato nello studio VATTC. ( Xagena2009 )

Fonte: Archives of Dermatology, 2009


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