Anche se l’iperidrosi primaria è stata frequentemente associata con una diminuita qualità di vita, le conseguenze mediche di questa condizione sono state poco studiate.
E’ stata studiata la presentazione clinica dell’iperidrosi primaria e la sua relazione con le infezioni cutanee.
Questa ricerca si è avvalsa di uno studio caso-controllo retrospettivo su pazienti con iperidrosi nel periodo 1993-2005.
Su 387 pazienti, il 59% era di sesso femminile, l’età media era di 27.3 anni.
I siti di iperidrosi erano plantare ( 50.1% ), palmare ( 45.2% ) e ascellare ( 43.4% ).
I pattern distribuzionali di iperidrosi erano ascellare ( 27.6% ), palmo-plantare ( 24.3% ), plantare ( 15% ), ascellare/palmo-plantare ( 5.7% ), palmare ( 5.7% ), e cranio-facciale ( 5.2% ).
L’iperidrosi ascellare era più comune nei pazienti di sesso femminile ( P=0.004 ). L'età media di insorgenza ( 18.6 anni ) ha indicato una durata media dei sintomi non-trattati di 8.9 anni. L'età d'esordio per l’iperidrosi palmo-plantare ( 11.5 anni ) era significativamente minore rispetto a quella ascellare ( 20 anni; P
I fattori esacerbanti includevano stress / emozioni / ansia ( 56.7% ) e calore / umidità ( 22% ).
Il rischio complessivo di qualsiasi infezione cutanea era significativamente aumentato ( P
Il rischio di infezione sito-specifica fungina ( OR=5; PIl rischio di cheratolisi plantare erosiva ( OR=15.4; P=0.0003 ), dermatofitosi ( OR=9.8; P
Si è osservata un’associazione con dermatite atopica / dermatite eczematosa ( OR=2.9; P=0.019 ).
In conclusione, i pazienti con iperidrosi sono ad alto rischio di infezione secondaria. ( Xagena2009 )
Walling HW, J Am Acad Dermatol 2009; 61: 242-246
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