Nessun studio clinico randomizzato, controllato, di lungo periodo ha confrontato l’efficacia della sola criochirurgia rispetto alle applicazioni di Fluorouracile precedenti la criochirurgia, nel trattamento della cheratosi attinica.
L’obiettivo dello studio è stato quello di determinare l’outcome a 6 mesi di un ciclo di trattamento della durata di 1 settimana con Fluorouracile allo 0.5% seguito da criochirurgia.
Allo studio prospettico multicentrico hanno preso parte 144 pazienti con 5 lesioni o più di cheratosi attinica visibili o palpabili, sul viso.
E’ stato applicato Fluorouracile 0.5% per uso topico o placebo, una volta al giorno per 7 giorni.
Alla visita di follow-up alla 4^ settimana, le lesioni residue sono state trattate mediante criochirurgia.
L’endpoint era lrappresentato dalla riduzione delle lesioni di cheratosi attinica facciale dal basale a 4 settimane e a 6 mesi.
A 4 settimane la conta media delle lesioni di cheratosi attinica si è ridotta del 62.4% nel gruppo trattato con Fluorouracile allo 0.5% rispetto al 28.8% nel gruppo placebo ( p < 0.001 ), e la completa scomparsa ( clearance ) è stata raggiunta nel 16.7% dei pazienti nel gruppo trattato farmacologicamente rispetto allo 0% del gruppo placebo ( p < 0.001 ).
A 6 mesi, la conta media delle lesioni si è ridotta del 67% nel gruppo Fluorouracile più criochirurgia contro il 45.6% del gruppo placebo più criochirurgia ( p = 0.01 ).
Inoltre, un numero più alto di pazienti del gruppo Fluorouracile + criochirurgia rispetto al gruppo placebo + criochirurgia ha ottenuto la completa scomparsa delle lesioni ( 30% versus 7.7%, con p < 0.001 ).
A 6 mesi, un ciclo di trattamento di 1 settimana con Fluorouracile allo 0.5% per uso topico prima della criochirurgia è risultato più efficace nel ridurre il numero di lesioni della cheratosi attinica che non la sola criochirurgia.
L’alta percentuale di comparsa di lesioni di cheratosi attinica a 6 mesi indica che è necessa rio far seguire all’intervento un periodo di monitoraggio.( Xagena2004 )
Jorizzo J et al, Arch Dermatol 2004; 140: 813-816
Dermo2004 Farma2004