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Efficacia di Dupilumab, un anticorpo monoclonale diretto contro IL-4 e IL13, nella dermatite atopica da moderata a grave


Sono stati presentati i risultati di uno studio di dose-ranging di fase 2b di Dupilumab in pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave.
Tutte le dosi di Dupilumab hanno incontrato l'endpoint primario di un miglioramento del punteggio alla scala EASI ( Eczema Area and Severity Index ) dal basale, rispetto al placebo.
Inoltre, quattro precedenti studi clinici di Dupilumab nella dermatite atopica da moderata a grave sono stati pubblicati sul The New England Journal of Medicine ( NEJM ).

Dupilumab è un anticorpo monoclonale sperimentale che blocca la segnalazione di IL-4 e IL-13, due citochine che svolgono un ruolo chiave nella patogenesi della dermatite atopica da moderata a grave.

Nello studio di fase 2b, tutte e cinque le dosi sottocutanee di Dupilumab hanno mostrato un miglioramento dose-dipendente dell'endpoint primario ( variazione percentuale media del punteggio EASI dal basale alla 16.a settimana ).
I miglioramenti nel punteggio alla scala EASI variavano da un massimo del 74% per i pazienti nel gruppo dose più alta ( 300 mg a settimana ) a un minimo del 45% nei pazienti trattati con la dose più bassa ( 100 mg al mese ), rispetto al 18% per i pazienti nel gruppo placebo ( p inferiore a 0.0001 per tutti i dosaggi ).

L'evento avverso più comune nello studio di fase 2b è stata la rinofaringite con una incidenza tra i gruppi di trattamento a base di Dupilumab del 18.5-23% [ placebo: 21% ].
Reazioni al sito di iniezione erano più frequenti nel gruppo Dupilumab ( 5-9.5% ) rispetto al placebo ( 3% ), così come mal di testa ( 12-15% ) rispetto al placebo ( 8% ).

I pazienti trattati con Dupilumab hanno mostrato miglioramenti statisticamente significativi e dose-dipendenti, in aggiunta alle principali misure di efficacia, rispetto al placebo dopo 16 settimane di trattamento:

• il 12-33% dei pazienti trattati con Dupilumab ha raggiunto lo stato clear o quasi clear per le lesioni cutanee, come risulta dal punteggio alla scala IGA ( Investigator’s Global Assessment ) di 0 o 1, rispetto al 2% con il placebo ( da p=0.02 a p inferiore a 0.0001 ).

• i pazienti trattati con Dupilumab hanno presentato una riduzione media del prurito del 16.5-47%, come osservato dal punteggio alla scala NRS ( numerical-rating scale ), rispetto a un aumento del 5% nel gruppo placebo ( da p=0.0005 a p inferiore a 0.0001 ).

Questo studio di fase 2b, dose-ranging, randomizzato e controllato con placebo, in doppio cieco, di 16 settimane, ha coinvolto 380 pazienti con dermatite atopica da moderata a grave, che non poteva essere adeguatamente controllata con farmaci topici o per i quali il trattamento topico non era consigliabile.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere uno di cinque dosaggi di Dupilumab ( 300 mg a settimana, 300 mg ogni due settimane, 300 mg al mese, 200 mg ogni due settimane, 100 mg al mese ) oppure placebo.
Al basale, i pazienti nello studio avevano circa il 50% della propria pelle affetta da dermatite atopica.
Nell’anno precedente, circa il 35% dei pazienti aveva ricevuto un corticosteroide per via orale e circa il 20% era stato trattato con un immunosoppressore sistemico per la dermatite atopica.
Circa il 60% dei pazienti aveva un'altra condizione allergica; di questi, il 40% circa presentava una storia di asma.

La pubblicazione su The New England Journal of Medicine ( NEJM ) ha incluso i dati di quattro studi controllati con placebo; sono stati valutati dosaggi settimanali per via sottocutanea di Dupilumab.
Sono stati riportati i dati di uno studio in monoterapia di 12 settimane di fase 2a, uno studio di fase 2a di 4 settimane con Dupilumab in combinazione con glucocorticoidi topici e due studi di fase 1 di quattro settimane in monoterapia.
In questi studi, gli effetti avversi più comuni sono stati rinofaringite e mal di testa, che si sono verificati con una frequenza maggiore nel gruppo Dupilumab.
Il trattamento con Dupilumab, sia come monoterapia sia in combinazione, è risultato associato a un miglioramento nelle lesioni cutanee e a miglioramenti sostanziali del prurito.

La dermatite atopica moderata-grave, grave, forma cronica di eczema, è una malattia infiammatoria sistemica caratterizzata da una reazione allergica guidata da un sottogruppo di cellule immunitarie denominate cellule T helper di tipo 2, o cellule Th2.
IL-4 e IL-13 sono due citochine che sono necessarie per l'avvio e il mantenimento di questa risposta immunitaria.
Forme moderate-gravi di dermatite atopica possono essere caratterizzate da pronunciata secchezza cutanea, e lesioni cutanee caratterizzate da arrossamento, infiltrazione / papule, formazione di croste, e lichenificazione, con periodi di esacerbazioni della lesione accompagnati da intenso prurito, graffi e danni alla cute che possono essere sedi di infezioni secondarie. ( Xagena2014 )

Fonte: Sanofi, 2014

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