L’eczema atopico, detto anche dermatite atopica, è una condizione che interessa la cute, caratterizzata da intenso prurito, secchezza della pelle, rossore, infiammazione ed essudazione.
L’eczema atopico è molto diffuso tra i bambini in età scolare ( 15-20% ).
La maggior parte delle persone con eczema atopico presenta una forma lieve, mentre solo il 2-4% è affetto da forma grave.
Nella maggior parte delle persone l’eczema atopico insorge nella prima infanzia, spesso nel primo anno di vita.
L’eziologia della malattia è complessa e non è interamente nota.
Esiste probabilmente una suscettibilità alla malattia, ma a scatenarla sarebbero fattori ambientali.
L’eczema atopico è esacerbato dai saponi e dai detergenti in genere, dai vestiti contenenti lana o fibre sintetiche, e dalle estreme temperature.
Esistono diversi gradi della malattia.
Nei casi gravi la malattia copre gran parte del corpo con escoriazioni, sanguinamento e lesioni infette.
Il suo decorso può essere recidivante-remittente o la malattia può persistere per periodi prolungati.
Gli emollienti rappresentano la terapia standard e permettono di mantenere la funzione di barriera della cute.
I corticosteroidi topici sono il trattamento di prima scelta nei casi di peggioramento ( flare-ups ) dell’eczema atopico.
Questi farmaci devono essere impiegati solo in modo intermittente, per controllare le esercebazioni.
I corticosteroidi topici sono classificati in base alla loro potenza, cioè dalla capacità di vasocostrizione e di inibizione dell’infiammazione.
Uno dei potenziali effetti nel lungo periodo del trattamento con corticosteroidi topici è l’atrofia cutanea, cioè la pelle diventa sottile e perde alcune delle sue funzioni.
Sebbene questo effetto sia reversibile, una prolungata esposizione può causare un danno permanente.
Segni di atrofia comprendono telangiectasia ( abnorme dilatazione dei capillari e delle ar teriole ), aumentata trasparenza e lucentezza della pelle e la comparsa di strie.
Gli effetti indesiderati sistemici dopo somministrazione di corticosteroidi topici sono rari ma comprendono la soppressione dell’asse pituitario-surrenalico ( che può influenzare la crescita ).
Nei casi gravi, resistenti ai corticosteroidi topici, può risultare utile il trattamento con corticosteroidi sistemici, fototerapia, immunosoppressori sistemici ( es. Ciclosporina ).
Il Tacrolimus ed il Pimecrolimus sono nuovi immunomodulatori topici, appartenenti alla classe degli inibitori della calcineurina.
Agiscono riducendo l’infiammazione attraverso la soppressione delle risposte dei linfociti T.( Xagena2004 )
Fonte: NICE
Dermo2004 Farma2004